I rapporti tra Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista sono ai minimi termini. La questione è nota, tanto che il capo politico M5s ha anche attaccato pubblicamente il collega, l'urlatore professionista che viene da Roma, il quale pur restando ai margini del Movimento continua a criticarne la linea, dunque continua a criticare Di Maio. E oltre alle dichiarazioni pubbliche, i retroscena. Uno in particolare: Di Maio - il quale non ha mai smentito - ha definito Dibba "il D'Alema del M5s". Insulto maximo, per un grillino. E alla narrazione del loro conflitto ora si unisce Il Fatto Quotidiano, house organ M5s, il gazzettino pentastellato diretto da Marco Travaglio. Insomma, se anche Il Fatto - come da titolo dell'articolo - dà conto di un "Di Maio sempre più infastidito da Dibba" vuol dire che tra i due volano i proverbiali stracci. Nel pezzo si raccoglie la testimonianza di un parlamentare M5s vicino all'urlatore professionista, il quale sotto anonimato conferma che "Alessandro è finito nella lista nera". Leggi anche: Otto e Mezzo, i deliri di Di Battista contro Salvini Per certo, Di Maio è furibondo. In particolare dopo la performance di Di Battista a Otto e Mezzo, dove - due giorni fa - ha proposto di non applicare il vincolo dei due mandati ai parlamentari con le cinque stellette in caso di voto anticipato. "Voleva ribadire che anche se si votasse a settembre il capo dovrà essere Luigi, anche in Parlamento", dicono alcuni fedelissimi di Dibba. Ma Giggino non si fida. Tanto che dallo staff di Di Maio è arrivata una secca smentita: "La questione non è all'ordine del giorno", hanno tagliato corto. Parole pesanti. Come sono pesanti le parole attribuite da Di Maio sempre dal Fatto: "Con Alessandro il rapporto è buono, ma noi dobbiamo pensare a lavorare". Insomma, la vicenda è chiara: Di Battista è riuscito a farsi nemico anche Di Maio. Impresa assoluta.
