"Sono stufo, se Salvini vuole che il governo cada lo dica"
Roma, 18 lug. (AdnKronos) - Giorni di fuoco per l'allenza giallo-verde. Dopo la discussione creata dal Decreto Sicurezza Bis, le strade di Lega e Movimento Cinque Stelle si dividono ancora una volta, ora in Europa. Il vicepremier Matteo Salvini non ha preso bene il voto che il partito di Luigi Di Maio ha dato a Ursula Von Der Leyencome Presidente della Commissione Europea. Il leader del Carroccio, a Helsinki per l'incontro del Consiglio dell'Unione Europea, ha sfogato il suo disappunto su Twitter. "5Stelle e PD? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles - scrive sul social - Tradendo il voto degli italiani che volevano il cambiamento, i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza..." Non ci sta il ministro del Lavoro, che risponde alle minacce di divorzio e alle accuse dell'alleato scegliendo una diretta Facebook. "Sono un po' stufo - sentenzia Di Maio - Se la Lega vuol far cadere il governo lo dica chiaramente. Se non vuole più che questo governo vada avanti se ne prenda la responsabilità". Poi mostra in diretta le interviste che Matteo Salvini ha rilasciato ad alcuni quotidiani, definendolo il suo un "attacco frontale che non posso accettare". "Con questo clima di tensione continua - aggiunge - si fa male al Paese", con "le aziende che non investono in Italia". "Questa mattina ci siamo svegliati così, con una minaccia di far cadere il governo e poi un attacco frontale a me", accusato di lavorare "a un governo col Pd". Il leader 5 Stelle si riferisce anche alla foto che Salvini ha condiviso su Twitter che mostra Merkel, Renzi, Macron e appunto Di Maio, selezionati in scatti ridenti. "Ora posso capire che si attacchi per coprire" il caso dei presunti finanziamenti alla Lega, continua il vicepremier, "però è una falsità, un attacco grave frontale che io non posso permettere. Se vogliamo seguire questo schemino qua, chi sta al governo nelle Regioni con Berlusconi è la Lega, chi sta al governo con Renzi sui finanziamenti a Radio radicale, sul Tav, è la Lega. L'elezione di Von der Leyen non può essere usato a pretesto per attaccare il M5S". Sul voto alla Presidente della Commissione Ue si difende: "Il presidente Conte, prima di dare l'ok, ha chiamato sia me che Salvini, e per quanto non fossimo entusiasti sapevamo che quella era una posizione utile all'Italia perché ci avrebbe permesso di avere un portafoglio importante per aiutare le proprie imprese". "Poi cosa è successo? - conclude - loro perché hanno detto no? Perché a un certo punto la Presidente della Commissione non ha più garantito che potesse essere un leghista a prendere la poltrona di commissario Ue. E così hanno deciso di non votare". Di Maio accusa Salvini di usare il caos tra loro per seppellire la questione Russia, invece di "mostrare la propria responsabilità agli italiani". "Se in questi giorni sto dicendo che il ministro dell'Interno è meglio che vada a riferire in Parlamento non è per la colpevolezza, tutt'altro - chiarisce - Sono stato presidente della Camera per 5 anni e so bene che quando si va a riferire in Parlamento, se si hanno le proprie ragioni, si spegna tutto un'ora dopo. Se non si va si alimentano sospetti".