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Danilo Toninelli licenzia l'unico tecnico del Ministero favorevole alla Tav: vuole la crisi di governo

Cristina Agostini
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L'ultima mossa del ministro Danilo Toninelli, che Matteo Salvini vorrebbe sostituire al più presto, è stata quella di licenziare Pierluigi Coppola, l'unico tecnico favorevole alla Tav che, appunto, si era dissociato dalla valutazione negativa sull'alta velocità Torino-Lione elaborata dalla commissione costi-benefici di cui faceva parte. Leggi anche: "Anni di galera ai delinquenti che sabotano i treni". Salvini durissimo: inchioda i No-Tav (e pure Di Maio) L'esperto, è stato mandato via con una comunicazione spedita via Pec e firmata dal ministro Toninelli. Coppola, spiegano al Mit, "ha violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate e soprattutto resta un'ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sulla analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano". Insorge Matteo Salvini: "I cantieri Tav li andrò a visitare prestissimo perché è un'infrastruttura fondamentale e non sono più accettabili i no, i ritardi e i rinvii da parte del ministro Toninelli". "Non solo sulla Tav", aggiunge il ministro, "mi risulta che ci sono decine e decine di opere pubbliche in tutta Italia, al Nord, al Centro e al Sud, ferme al ministero delle Infrastrutture. Se uno fa il ministro dei Trasporti deve lavorare per far viaggiare gli italiani, non per fermarli e lasciarli a piedi. Quindi, questa è una questione che bisogna superare immediatamente".

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