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Luigi Di Maio, un legittimo sospetto: col mandato zero fa fuori Raggi e Appendino dal M5s

Davide Locano
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Le conseguenze del ridicolo "mandato zero" annunciato da Luigi Di Maio? Addio a Virginia Raggi e Chiara Appendino, sindaco di Roma e Torino con le Cinque Stellette. Già, la svolta porta in dote il fatto che dal 2021 non potranno più ricandidarsi, fuori da tutto insomma: non solo dal Comune ma da qualsiasi carica elettiva, almeno con il M5s. Il punto è che addentrandosi nel meccanismo del cosiddetto "mandato zero" con cui Di Maio e soci aboliscono il vincolo dei due mandati per i consiglieri comunali, si scopre che le esperienze di consiglieri comunali d'opposizione non sono cumulabili a quelle che stanno portando avanti ora che sono sindaco. Dunque, per loro due vale la regola del secondo mandato, che vale ancora per i parlamentari, Di Maio compreso (almeno fino alla prossima deroga, che in verità in molti, a questo punto, si attendono). I vertici del M5s, interpellati da Il Messaggero, danno un'interpretazione stringente circa il caso che riguarda la Raggi: "Anche se la sua esperienza da consigliere non arrivò a scadenza naturale per via della caduta prematura di Ignazio Marino sotto i colpi del Pd, quella consiliatura sarà comunque considerata per intero perché arrivata a conclusione per tutto il consiglio comunale". Fatta fuori, dunque. E senza appello. Leggi anche: Mandato zero, Di Maio umiliato da Annalisa Chirico

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