Salvini a Catania: "Contestazioni? Da centri sociali e M5S"
Catania, 11 ago. (AdnKronos) - "Fuori c'è il popolo del no, un mix di centri sociali, estrema sinistra e pezzi di Cinque stelle". Così, il ministro Matteo Salvini commenta le dure contestazioni all'esterno del municipio di Catania, dove centinaia di persone si sono radunate per esprimere il dissenso al vicepremier (Video). "Io chiamo a raccolta il popolo del sì", dice. "Abbiamo salvato il Comune di Catania, senza essere degli eroi. Ora gli autobus a Catania funzionano e i dipendenti sono al lavoro. Io rispondo coi fatti. In democrazia è giusto contestare". "Mi risultano numerose telefonate all'insegna della poltrona, per una ammucchiata per non mollare la poltrona. E' una certezza. C'era il patto della crostata, questo è il patto della poltrona. Per carità, io non faccio il santo però è veramente di uno squallore imbarazzante l'appello di Renzi ai 5 Stelle". "Io non ho fretta, è l'Italia che ha fretta. Ogni giorno perso è un danno per l'Italia. Renzi dice 'prendiamoci tempo', ma come, c'è una manovra ambiziosa d fare in autunno, sembra davvero surreale questo discorso". "L'appello di Renzi - aggiunge - è fondato sulla paura, paura di ascoltare il popolo, cosa c'è di più bello che non fare decidere i cittadini". A proposito del reddito di cittadinanza dice: "Chiederemo di fare tutte le verifiche perché non vorrei che si pensasse a un Paese fondato sull'assistenza". "E lo dice chi ha votato quel provvedimento sperando creasse lavoro - aggiunge -. Se ci dovessimo rendere conto che non crea lavoro sarebbe un enorme problema. Se disincentiva anziché incentivare il lavoro, allora credo che vada ripensato quanto fatto". Salvini: "Voto unica soluzione" La situazione in piazza Duomo è molto tesa. Sono anche volati schiaffi tra un gruppo di sostenitori di Matteo Salvini e altri che contestano duramente il vicepremier (Video). Le due opposte 'fazioni' sono separate da un cordone della polizia ma c'è stato un contatto tra alcune persone e sono dovuti intervenire gli agenti. "Catania non si Lega" e "fuori i fascisti da Catania", gli slogan gridati dagli oppositori del leader leghista. In piazza la situazione è molto tesa.