Giuseppe Conte, rabbia contro Salvini. Il retroscena: cosa non manda giù il premier
Lima il suo discorso, Giuseppe Conte, nella speranza che debba tenero il 20 agosto a Palazzo Madama come richiesto da M5s e Pd. La crisi di governo è imminente, la sua caduta quasi scontata, ma il premier vuole "parlamentarizzare la crisi" per renderla "la più trasparente possibile" ma soprattutto per non cedere senza lottare al pressing di Matteo Salvini. Anzi, un retroscena del Corriere della Sera lo descrive come furente e "a disagio" per la scelta del suo ormai quasi ex vice. Leggi anche: "Si dice che Conte salirà al Quirinale". La voce: come vuole blindarsi Il leader della Lega, insieme a Fdi e Forza Italia, questa sera alle 18 chiederanno all'aula di votare la sfiducia a Conte già domani, 14 agosto. A Conte non vanno giù due cose. Innanzitutto, "se vuole ritirare i suoi ministri segua le procedure", è l'invito a Salvini ribadito con i suoi uomini. Secondo, il 14 agosto è l'anniversario della tragedia del Ponte Morandi a Genova, un giorno di lutto. Mercoledì mattina il premier, con il presidente Sergio Mattarella, Salvini e Luigi Di Maio, parteciperà alle cerimonie.