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Sergio Mattarella e il governo dell'inciucio Pd-M5s. L'ipotesi raggelante: Enrico Letta premier

Giulio Bucchi
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Per riuscire a formare un governo Pd-M5S non basteranno gli accordi "alla tedesca" o i voti in aula. Bisognerà convincere anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e non sarà semplice. L' uomo del Colle sembra intenzionato a dire la sua e nelle ultime ore avrebbe fatto filtrare il nome di Enrico Letta (già premier dall' aprile 2013 al febbraio 2014) come gradito alla carica di primo ministro. Secondo indiscrezioni ci sarebbe già stato il via libera del Pd, mentre si attende quello dei grillini. Quella di Enrico Letta, secondo i piani del Quirinale, andrebbe vista come una figura di "semi tecnico".  Leggi anche: Il Pd pensa a Zingaretti premier per frenare i piani di Renzi L' ex premier, infatti, negli ultimi anni, a quella politica ha preferito la carriera da professore all' Istituto di studi politici a Parigi. A questo punto resta però da capire come la pensi il diretto interessato. Obbedirà alla chiamata di Mattarella, o eviterà di fare per la seconda volta l' agnello sacrificale alle ambizioni di Matteo Renzi? La sua carriera politica, infatti, si interruppe bruscamente in seguito all' ascesa prepotente dell' ex sindaco di Firenze alla guida del Pd. Matteo prima lo tranquillizzò con la celebre frase «Enrico stai sereno» e pochi giorni dopo lo infilzò levandogli da sotto il sedere la poltrona da premier. Per ora si tratta di voci, ma già oggi il Quirinale potrebbe muovere i primi passi concreti verso questa soluzione. Del resto Mattarella ha già dimostrato durante la formazione del governo giallo-verde di voler dire la sua su alcune poltrone chiave. E se, come pare, il prossimo dovrà essere un governo amico dell' Europa, ragionano al Quirinale, chi meglio dell' iper europeista Letta. di Fabio Rubini

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