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Matteo Salvini, il complotto dell'Ue: l'aiutino sul deficit per aiutare il governo Pd-M5s

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Caterina Spinelli
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Ora che si profila il governo dei buoni, benedetto dal Colle e dall'Europa, tutto è perdonato. Neppure il tanto discusso aumento dell'Iva sembra far preoccupare: "Ci sono margini di manovra - ha spiegato al Corriere della Sera, Giovanni Tria il ministro uscente dell'Economia -. Anche a leggi vigenti, senza altre misure, il deficit per il 2020 sarebbe sostanzialmente inferiore al 2,1 % del Pil previsto nel Documento di economia e finanza di aprile. Siamo molto sotto quel livello". Parole che sicuramente rassicureranno l'Ue. Leggi anche: Salvini e la crisi "nata in Europa". Clamoroso retroscena Non solo, questo esecutivo, il cui programma di fondo è tenere Matteo Salvini lontano dal governo, inizia a nascere quando Giuseppe Conte normalizza il rapporto tra M5S ed establishment Ue, prima - come spiega Il Fatto Quotidiano - avallando da Palazzo Chigi la candidatura dell'ex ministra tedesca Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Ue e poi "convincendo" il gruppo grillino a Strasburgo a votarla. Quanto basta per rendere l'esecutivo giallorosso il sogno di Bruxelles. Il primo punto, però, sui cui si dovrà concentrare il nuovo esecutivo (sempre che ce ne sia uno) è fissare il deficit: bloccando solo l'aumento dell'Iva si sta sotto al 3%. Ma proprio su quest'ultimo l'Unione Europea può fare marcia indietro: Mario Draghi tiene giù lo spread (come abbiamo osservato più volte), e allora si può tranquillamente trattare sul deficit. Il problema sarà trovare i soldi per il resto. Ma quello sarà lo step successivo, i grillini e i dem sono ancora a scannarsi per le poltrone. 

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