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Pd-M5s, con il governo giallorosso arriva la supertassa: Zingaretti e Di Maio d'accordo a unire Imu e Tasi

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Caterina Spinelli
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Sul fisco il governo giallorosso non professa quella discontinuità che tanto ha conclamato. M5s e Pd ripartono dall'eredità lasciata dall'esecutivo precedente: accorpamento di Imu e Tasi, rafforzamento del fisco telematico, e cioè fatturazione elettronica, corrispettivi e dichiarazioni precompilate, e tassazione delle imprese digitali. Le due forze politiche così differenti tra loro, sembrano trovare terreno comune quando si parla di fronte fiscale: entrambe infatti sono a favore della fusione dell'Imu e della Tasi, elaborata dal vicepresidente della commissione finanze della Camera, Alberto Gusmeroli. In questo caso - svela Italia Oggi -, la strada sembra in discesa. Esiste infatti in Commissione una proposta fotocopia di quella del deputato leghista, depositata dal Movimento Cinquestelle, e su quel tema, prima dell'interruzione dei lavori per la pausa estiva, si era trovato l'accordo tra tutti i membri di commissione. Leggi anche: Fisco, la Flat tax incrementale ideata dalla Lega Non solo. Nelle ultime settimane era stato anche raggiunto l'accordo con le società di gestione delle carte di credito per abbattere i costi degli esercenti in caso di pagamento di piccoli importi effettuato con bancomat e carta di credito. Una misura, questa, che può essere letta come un altro punto di contatto politico-tributario tra i due nuovi protagonisti del governo: quello del potenziamento del fisco digitale e dei flussi elettronici dei pagamenti in chiave di contrasto all'evasione.

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