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Sergio Mattarella e i ministri: "Intervento discreto ma diretto". No a un caso Savona: i paletti per Conte

Giulio Bucchi
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Non si ripeterà un caso Paolo Savona. Il retroscena del Quotidiano nazionale dal Quirinale rileva come il presidente Sergio Mattarella, su questo punto, sia molto più tranquillo rispetto al maggio 2018. La partecipazione del presidente della Repubblica alla lista dei ministri "è ben più significativa di quanto non sia stata fino al giorno dell'incarico", si legge. Una volta avviata la macchina-governo, insomma, il Capo dello Stato ci metterà del suo per non farla uscire di strada. Si parla di "intervento discreto ma diretto" sui ministeri con "proiezione esterna: Economia, Esteri, Interno e Difesa".  Leggi anche: Indiscreto dal Quirinale, i ruoli-chiave del governo Conte su cui interverrà Mattarella Mattarella concorderà i candidati con Conte e proprio per questo la lista con cui quest'ultimo si presenterà al Quirinale "non provocherà lassù sorprese o colpi di scena" come fu appunto Savona all'Economia, fortemente voluto da Lega e M5s. Ma c'è un altro punto su cui il presidente non intende transigere: vuole "un esecutivo composto essenzialmente dai rappresentanti delle correnti di Pd e 5 Stelle". Insomma, una squadra di "big" e non con rappresentanti "di seconda fila", per poter coinvolgere e responsabilizzare al massimo livello grillini e dem ed evitare brutti scherzi già nell'immediato futuro. 

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