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Paola Severino verso il ruolo di commissario Europeo: nasce il "governo Monti" di Pd e M5s

Davide Locano
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La nascita del governo giallorosso, tra le bizze di Luigi Di Maio e le piroette di Nicola Zingaretti, è ancora in bilico. Ci si metta, poi, la pagliacciata del voto sulla piattaforma Rousseau. Ma, come è ovvio in vista della certificazione dell'inciucio, si ragiona sull'immediato futuro. Sulle poltrone, e non solo quelle ministeriali. In ballo infatti c'è anche il ruolo di commissario europeo, quello al quale per lungo tempo era stato accostato Giancarlo Giorgetti. Ora, però, la Lega è costretta a scordare quel ruolo, per ovvie ragioni che discendono dalla crisi aperta ormai settimane fa da Matteo Salvini. Leggi anche: Di Maio-Dibba, i 20 senatori per far crollare il governo Chi, dunque, in Europa? Per certo Pd e M5s vogliono una donna. Quale donna? Un'ipotesi viene avanzata dal Corriere della Sera, che dà conto della voci secondo le quali la favorita sarebbe Paola Severino, 70 anni, ex ministro della Giustizia del governo di Mario Monti. Una scelta che dice molto circa questo governo, pronto a tutto per assecondare Bruxelles, altro che la "rivoluzione" promessa dai grillini: qui comanda il Pd e il Pd, da sempre, è prono alla Ue. Tanto da voler spedire sulla sedia di commissario niente meno che un'ex fedelissima di mister Europa, ovvero il loden Monti. E chissà come si mangerà le mani Salvini di fronte a questo dettaglio all'interno di uno spettacolino, quello offerto da grillini e democrat, piuttosto sconcertante.

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