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Lorenzo Fioramonti, il ministro dell'Istruzione che vuole tassare le merendine dei bambini

Caterina Spinelli
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Tre miliardi di euro aggiuntivi sono ciò che serve, secondo il nuovo capo grillino del dicastero dell'Istruzione, per riabilitare Università e scuola: uno da convogliare verso la prima, e due per la seconda. "I fondi si possono trovare con interventi fiscali mirati, quella che chiamo l'Iva strategica" ha detto Lorenzo Fioramonti in un'intervista al Corriere della Sera. Per raggiungere questo obiettivo, il neoministro guarda alle micro tasse "di scopo": come quelle su merendine, bibite zuccherate e biglietti aerei. "Sono attività - ha detto il pentastellato - o dannose per la salute, le prime due, o inquinanti. Con i soldi che lo stato ricava si fanno interventi per la ricerca o la scuola". Leggi anche: Meloni brutale sul nuovo governo: "M5s lascia tutto il potere al Pd"  Il politico del Movimento è sicuro su ciò che vuole: "niente classi pollaio": "I miei figli vanno a scuola in Germania e lì sono 21 in classe. La scuola è un bene nazionale: dunque no a prof regionalizzati. Altro è se le regioni vogliono invogliare gli insegnanti con affitti facilitati, buoni pasto o altri benefit aggiuntivi".

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