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Nicola Morra, dramma umano e politico: ha scoperto di non essere ministro in diretta tv

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Davide Locano
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Era convinto, convintissimo di far parte della partita ministeriale. Si parla del grillino Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia M5s, in lizza almeno per due dicasteri: quello dell'Istruzione e quello della Pubblica Amministrazione. "Il ministero dell'Istruzione è importantissimo. Penso che vada affidato alle cure e alle competenze di persone decisamente determinate a dare centralità allo studente, valorizzando anche la funzione docente", aveva detto ai cronisti che gli chiedevano conto delle voci che lo riguardavano. Già, si sentiva già ministro. Eccome. Tanto che solo pochi secondi prima della lista dei nomi da parte di Giuseppe Conte al Quirinale, alla Maratona Mentana lo davano per certo: Morra è ministro. E invece no. E Morra, si apprende, ha scoperto di essere stato fatto fuori direttamente dalla televisione. Silurato in diretta tv, insomma. Dal partito e da chi era al Quirinale non aveva ricevuto alcun tipo di comunicazione. Una doccia ghiacciata, per il grillino fatto fuori all'ultimissimo respiro. Leggi anche: Roberto Speranza, ministro in quota-Boldrini

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