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Piero Ignazi commenta il Conte bis: "Il Pd rischia la pelle, mentre Salvini non si scrollerà la sconfitta"

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Caterina Spinelli
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"Quest'operazione è per il Pd ad alto potenziale di guadagno, ma anche di rischio". Paola di Piero Ignazi, politologo dell'Alma Mater di Bologna, che commenta così - sulle pagine del Fatto Quotidiano - il nuovo Conte bis: "Il guadagno è l'egemonia su sinistra e centrosinistra: a sinistra non c'è più nulla e può andare a rosicchiare voti verso il centro, sia dai 5Stelle sia dal bacino del 40 per cento delle Europee 2014, ma il rischio è di finire come i socialdemocratici tedeschi, schiacciati tra una risorgente rivalità tra Lega e 5Stelle". Per Mattteo Salvini, che ora si trova all'opposizione, non va tanto meglio: "È un partito in grandissima difficoltà: ciò su cui la Lega del Nord puntava, cioè l'autonomia, è ormai perduto". Per l'esperto questo sarebbe il vero problema di Salvini. Poi però dipende quanto si potrà rilanciare sull'immigrazione: "Un leader che fa la faccia feroce e poi subisce quell'inaudita umiliazione dal premier Conte in Senato, in una diretta vista da 15 milioni di persone, ha davanti una strada in salita. Quel dibattito se lo ricorderanno tutti. È difficile che Salvini si scrolli di dosso in breve tempo lo stigma di una sconfitta così mortificante e così pubblica". Leggi anche: Salvini e l'errore fatale, Roberto Maroni colpisce duro: "Il suo progetto è fallito" Per il politologo che ha azzeccato la previsione sul voto di Rousseau, giunge un'altra domanda. Questa, forse, più complessa: quanto dura il governo giallorosso? "Le variabili sono molte ed è troppo presto. I gruppi parlamentari del Pd sono compattissimi. Vediamo se i 5Stelle saranno collaborativi o se cominceranno a fare il Vietnam, se diventeranno un nuovo Bertinotti per il Pd: dipende se Grillo vorrà ancora pesare nella vita del Movimento o se sarà tutto nelle mani di Di Maio". 

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