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Roberto Calderoli sulla decisione del referendum: "È stata una cosa a tre, dove io ero l'ostetrica"

Caterina Spinelli
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"Quelle dette dal mio collega sono parole assolutamente sconvenienti. Probabilmente Mattarella poteva dare un incarico a Salvini, però è una valutazione politica". Roberto Calderoli ha parlato, in un'intervista a Repubblica, delle offese rivolte al capo dello Stato da parte di Vito Comencini in occasione del raduno leghista a Pontida. Non solo, il senatore della Lega ha commentato anche gli insulti a Gad Lerner, presente alla festa in vesta da giornalista. "Era meglio ignorarlo, così magari gli si è fatto un favore..." esordisce per poi proseguire sulla politica. L'idea del referendum per lanciare un maggioritario puro ad esempio: "La proposta del leader del Carroccio è nata da una cosa a tre io, Salvini e Giorgetti". Leggi anche: Brunetta indignato con Salvini e Calderoli per il referendum sulla legge elettorale E ancora: "Sono l'ostetrica ecco, ma il punto era trovare un modo per andare al maggioritario". Il rischio che la maggioranza trovi un escamotage c'è anche per il leghista, che però ricorda: "Gli ultimi che ci provarono con sistemi ad hoc per sventare il referendum furono mandati a stendere dalla Corte costituzionale, non si possono mica rubare i lecca lecca ai bambini. Se la legge elettorale non avesse avuto la natura di scambio tra riduzione di numero dei parlamentari e proporzionale, le direi che non è male. Ma se si ritorna al 1992, e io in Parlamento c'ero, allora ci ritroviamo il pentapartito". 

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