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Gianluigi Paragone agente provocatore. "Ora finalmente...": così farà saltare in aria Pd e M5s in Parlamento

Giulio Bucchi
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Ora si divertirà, Gianluigi Paragone. Intervistato dal Corriere della Sera, il senatore "dissidente" del Movimento 5 Stelle, uno dei pochi a opporsi apertamente all'inciucio e all'accordo con il Pd, non si è dimesso e anzi ha sfidato i dirigenti del Movimento a cacciarlo. In attesa di una decisione, proseguirà la sua "battaglia di verità" contro il Conte-bis, "dal gruppo parlamentare dei 5 Stelle o del Misto". E avrebbe già un piano per far saltare in aria i giallorossi, puntando sulle loro contraddizioni.  Leggi anche: "Non è più la partita di Di Maio". Paragone, il bacio mortale del M5s: "Finirà schiacciato" "Voglio vedere cosa accade con la legge di bilancio, voglio vedere se il premier Conte concederà a Bruxelles la riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Nel caso, sarà la vergogna di questo governo". "Mi dicevano - spiega velenoso l'ex conduttore de La Gabbia - che certe cose non si potevano fare per via della Lega. Adesso finalmente potremmo fare una reintroduzione dell'articolo 18, intervenire sulle aperture domenicali, fare una riforma che tocchi le false cooperative...".

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