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Giuseppe Conte punta a ridimensionare Di Maio e a prendere il suo posto da leader

Caterina Spinelli
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Giuseppe Conte ormai si comporta da leader. Dopo 14 mesi in ombra, ora il premier si prende la sua rivincita: da Malta presenta il "piano europeo contro l'immigrazione", da New York lancia un "patto contro l'evasione con gli italiani onesti" e infine affonda sul leader della Lega che dovrebbe "con urgenza fare chiarezza" sui presunti fondi russi arrivati nelle casse della Lega. Il suo nuovo atteggiamento però - come spiega il Giornale - non è esente da critiche. Persino ai piani alti di largo del Nazareno temono che la bomba possa esplodere con conseguenze imprevedibili. Il premier sembra esserne ben conscio, ma si guarda bene dal solidarizzare con il suo ex vicepremier grillino. Tra i due è palese che non scorre buon sangue.  Leggi anche: Paolo Becchi: "Ora serve un nuovo voto". Ecco cosa cambia dopo la scissione del Pd Così Conte è deciso a ritagliarsi un suo ruolo che, necessariamente, passa per un netto ridimensionamento di Luigi Di Maio. Allora, se il leader grillino è percepito come l'uomo dell'accordo con la Lega, Conte decide di strizzare l'occhio all'ala sinistra del Movimento con il piano per ridurre l'evasione limitando l'uso del contante, vecchio cavallo di battaglia del centrosinistra. E lo fa da New York, proprio mentre a Roma il ministro degli Esteri è messo sotto processo dall'assemblea dei senatori grillini, decisi a commissariare un leader accusato di preoccuparsi solo della sua poltrona.

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