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Alessandro Sallusti sulla manovra economica: "Gioco di prestigio". Chi viene davvero punito

Caterina Spinelli
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"Dove si erano nascosti questi 23 miliardi non è dato saperlo, ma siamo ovviamente felici che all'ultimo siano saltati fuori. Non vorremmo però che fossimo di fronte al solito gioco di prestigio dei miliardi che appaiono e scompaiono in un gioco di parole e di numeri". Alessandro Sallusti si interroga sulla copertura apparsa per magia, secondo Conte, che eviterebbe l'aumento dell'Iva. Leggi anche: Sallusti sulla guera M5s-Pd: "Truffa per favorire le banche" E nell'editoriale sul Giornale prosegue: "Si annunciano un po' di taglietti benedetti (alla spesa, al cuneo fiscale, all'Iva sui generi di prima necessità) e si tace sui tagli maledetti (sgravi fiscali, trasferimenti ai Comuni che saranno così costretti a inasprire le imposte locali e via dicendo). Ogni autunno, insomma, ci risiamo con una 'manovra economica' che 'manovra' non è, trattandosi nella sostanza di una partita di giro (con una mano do, con l'altra prendo) a saldo zero, quando va bene". Sarebbe più onesto per il direttore "dire: non possiamo ridurre la pressione fiscale però possiamo ridurre (il costo è zero) l'oppressione burocratica alle aziende e ai privati, i lacci sul mercato del lavoro, introdurre la certezza dei tempi dell'azione penale e del contenzioso civile, il tutto non a parole ma nei fatti". D'altronde molti economisti sostengono che una manovra del genere farebbe meglio al pil, e quindi alla crescita, "di qualsiasi sconticino sulle tasse".

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