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Giuseppe Conte convocato dal Copasir. Trump e gli 007 italiani, il sospetto sulla conferma a Palazzo Chigi

Giulio Bucchi
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Il Copasir convoca Giuseppe Conte per riferire sugli incontri riservati avvenuti lo scorso agosto a Roma tra il ministro americano della Giustizia William Barr, uomo di fiducia di Donald Trump, e i vertici dei servizi segreti italiani. Il sospetto è che dagli Usa abbiano chiesto ai nostri 007 un aiutino sul caso Russiagate, visto che come riportato dal Corriere della Sera Barr sarebbe stato alla ricerca di informazioni su Joseph Mifsud, il professore dell'Università romana Link Campus sparito nel nulla e ritenuto tramite nel 2016 tra i russi e l'allora consigliere per la campagna elettorale di Trump, George Papadopoulos. Sullo sfondo, le presunte manovre per screditare la avversaria di Trump, la candidata democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton. Leggi anche: "Un'assicurazione sulla vita". Bruno Vespa, la verità su Conte e l'amico americano Conte avrebbe agito senza informare gli organi di garanzia del Parlamento, una accelerazione su cui grava il dubbio della illegittimità. Ma come suggerisce anche il Fatto quotidiano, non c'è solo in ballo una questione di cortesie diplomatiche. Il premier potrebbe aver chiuso un occhio di fronte alle richieste della Casa Bianca per favorire più o meno direttamente un sostegno da parte di Trump alla sua conferma a Palazzo Chigi. I tempi, d'altronde, sono concomitanti e il "Giuseppi" con cui Donald ha lanciato il Conte-bis a livello internazionale forse non è casuale. 

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