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Matteo Renzi, lo sfogo amaro: "Colpiscono i miei genitori per colpire me"

Cristina Agostini
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Quando ha sentito la notizia della condanna dei suoi genitori Tiziano Renzi e Laura Bovoli, Matteo Renzi era a Milano. Ha subito chiamato il padre e la madre, poi si è sfogato, con tanta amarezza, con i suoi: perché secondo lui era tutto già deciso, il Tribunale di Firenze, è il suo pensiero, avrebbe colpito la sua famiglia per colpire lui. Leggi anche: "Questi sono idioti". Agguato in Aula di Renzi? Il governo fantoccio nelle sue mani La prova, a giudizio dell'ex premier e dell'avvocato Federico Bagattini, è che il pm Christine von Borries, riporta il Messaggero, ha chiesto il minimo della pena: "Forse perché pensava che la prova" contro i genitori di Renzi", spiega il legale, "non fosse così imponente da meritare una sanzione proporzionata alla gravita del fatto esposto nel capo di imputazione: non si sta discutendo di una fattura di 5 euro, ma di un complesso di 160 mila euro. E chiedere il minimo della pena manifesta questa insicurezza di base sulla prova". 

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