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Alessandro Sallusti smonta Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio: "Leader? No, ecco cosa sono"

Cristina Agostini
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"Non c'è dubbio che dal punto di vista numerico l'ammucchiata Pd-M5s-Renzi-Leu abbia la possibilità di contendere al centrodestra unito vittorie elettorali altrimenti impossibili", premette Alessandro Sallusti nel suo editoriale su il Giornale. "Ma come dimostra la cronaca di questi giorni parliamo di un'alleanza incapace di visioni forti e univoche (basta vedere il caos sulla manovra economica) e per la sua fragilità destinata ad essere in balia di interferenze esterne (vedi le incursioni dei servizi segreti americani e russi)". Non solo, attacca Sallusti, "un governo, e quindi tutto il Paese, non va da nessuna parte senza un leader forte e autorevole. Conte piace a molti italiani e pure a Trump, ma qui non parliamo di un concorso di bellezza. Conte pensa di essere e si comporta da leader ma in realtà è una marionetta nelle mani dei suoi soci, del Quirinale e degli alleati". Ergo di Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti.  Leggi anche: "Tanto decide sempre lui". Una dittatura da ridere: M5s, rivolta anti-Di Maio  

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