Giuseppe Conte, immigrati: "La verità sull'accordo di Malta. Non è una semplice declamazione"
"È una manovra coraggiosa, nel segno della crescita pur avendo risorse limitate. Solo chi non l'ha letta può definirla pallida. E spinge l'Italia nel futuro". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nell'intervista concessa al Corriere della Sera, difende la manovra economica ideata con M5s e Pd. Secondo Conte, si è creato troppo allarmismo attorno alla manovra e ne ha enunciato i pregi: "Abbassiamo le tasse e con il cuneo fiscale diamo più soldi in busta paga ai lavoratori, circa 500 euro l'anno a persona. Eliminiamo il super ticket. Ci sono 600 milioni in più per le famiglie, asili nido gratuiti e 100 milioni in più per i disabili. E poi c'è la madre di tutte le battaglie: la lotta all'evasione fiscale, che rappresenta un cambio di passo mai visto prima. E tutto questo senza aumentare l'Iva e non toccando quota 100". Leggi anche: Giuseppe Conte, una pesantissima telefonata a Silvio Berlusconi: la rivelazione di Gianfranco Rotondi Sono state disinnescate le clausole di salvaguardia per il 2020, ma in futuro, per la prossima legge di bilancio, ci saranno da recuperare 18,3 miliardi dai 28,8 ereditati dai governi precedenti, cosa che ha fatto emergere dei dubbi legittimi: "Contiamo di recuperare 9 miliardi nel prossimo triennio dalle misure di contrasto alla lotta all'evasione. E la cifra può aumentare di molto col piano che premia i contribuenti onesti con un superbonus", ha dichiarato Conte, che poi ha aggiunto: "La diminuzione dello spread ci permetterà di risparmiare oltre 18 miliardi nel prossimo triennio. La fiducia di cittadini, imprese e mercati è la migliore alleata". A livello politico, il premier si è poi soffermato sulle tensioni con Italia Viva e sui dissidi tra Pd e M5s. Conte ha teso la mano ai renziani per quanto riguarda la manovra: "Sono certo che convenga a tutte le forze politiche, Italia Viva inclusa, partecipare alla battaglia contro l'evasione fiscale, e usare le risorse ricavate per abbassare le tasse. Non accetterei mai che la legge di bilancio diventasse un terreno di scontro tra forze politiche desiderose solo di intestarsi una misura o l'altra". Sulle frizioni tra dem e grillini, le quali potrebbero portare ad un nuovo ribaltone, come quello avvenuto nella legislatura gialloverde da lui presieduta, ha il tempo per lanciare una frecciatina al leader leghista Matteo Salvini: "Sono abituato a lavorare con un orizzonte ampio. Abbiamo messo in piedi una serie di riforme che hanno bisogno di tempo per esplicare i propri effetti. I ribaltoni non mi preoccupano. E poi, abbiamo già visto ad agosto che mosse avventate e irresponsabili non pagano". Salvini aveva criticato l'eccessivo entusiasmo mostrato dal Governo sull'accordo di Malta, ma Conte non ci sta e ha concluso: "A Malta è stato messo il primo mattone per un meccanismo automatico di redistribuzione dei migranti. Queste sono azioni concrete che nulla hanno a che vedere con le semplici declamazioni".