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Antonio Noto, il sondaggio che ammutolisce Grillo: voto senza anziani, come cambia lo scenario tra i partiti

Giulio Bucchi
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La rivoluzione di Beppe Grillo con l'esclusione dal voto degli anziani? Un clamoroso buco nell'acqua. Secondo un sondaggio di Antonio Noto, pubblicato dal Quotidiano nazionale, considerando che un cittadino italiano su 4 è "over 65 anni", se davvero si applicasse la proposta provocatoria del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, "le preferenze non variano, se non di poco". Questo perché "il voto è diventato trasversale" e "le differenze in relazione all'età erano fortemente marcate nell'epoca della Prima repubblica", quando gli anziani votavano tendenzialmente Dc e i più giovani Pci e sinistra. Leggi anche: "I veri poveri sono gli anziani e il M5s li odia". Vittorio Feltri, la badilata su Beppe Grillo Tra l'altro, aggiunge Noto, la stessa composizione dell'elettorato del M5s "è l'indicatore di come non esiste più una aggregazione elettorale in senso anagrafico. Il partito di Grillo è preferito ormai anche dai pensionati". Risultato? Senza il voto degli anziani, "il quoziente elettorale dei maggiori partiti si sposterebbe di poco". "Il Pd avrebbe il 2% in meno e Forza Italia -1%. Invece il M5s incrementa del 2%, così anche la Lega dell'1,5%. Insomma variazioni minime che non certo cambierebbero in maniera decisiva l'attuale quadro elettorale". Altra batosta per Grillo: l'88% degli intervistati si dice contrario alla proposta di esclusione dal voto degli anziani, così come il 58% dice no al voto per i 16enni (il 30% è favorevole), altro cavallo di battaglia grillino. 

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