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Giuseppe Conte, contraerea Lega: "Altro che Copasir e Russiagate, perché non spiega di Alpa e quelle fatture?"

Giulio Bucchi
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La contraerea della Lega su Giuseppe Conte pone sul tavolo politico un altro tema molto scivoloso per il premier. Uscito dall'audizione al Copasir sul Russiagate, l'avvocato del popolo ha pensato bene di difendersi mettendo sul banco degli imputati Matteo Salvini, chiedendo delucidazioni sul caso dell'Hotel Metropol, Gianluca Savoini e i presunti fondi russi al Carroccio. Risposta al veleno dai leghisti: "Perché invece di diffondere tutti questi sospetti Conte non risponde sulla storia della fattura firmata con Alpa?". Leggi anche: "Carriera fulminante, ma non ce n'è traccia". Becchi scava nel passato di Conte: sorpresa... Secondo quanto riporta la Stampa, tornerà dunque d'attualità l'interrogazione parlamentare depositata il 3 ottobre dalla senatrice Lucia Borgonzoni. "Nella Lega - scrive il quotidiano torinese diretto da Maurizio Molinari - da giorni si parla insistentemente di documenti, pronti a essere pubblicati in un libro, che proverebbero che il capo del governo avrebbe mentito alle telecamere delle Iene, andate a chiedergli conto di una fattura co-firmata con Guido Alpa". Il riferimento è al presunto conflitto d'interessi del premier e dell'amico famoso avvocato, nonché suo padrino professionale, che nel 2002 da membro della Commissione giudicatrice del concorso per una cattedra di professore ordinario all'Università L. Vanvitelli giudicò lo stesso Conte "idoneo". Il premier ha sempre smentito che in quell'epoca ci fossero già incarichi comuni e rapporti commerciali con Alpa, ma nella Lega parlano di "diversi progetti di parcella firmati da entrambi e su carta cointestata" per il patrocinio del Garante della Privacy contro la Rai, 60 giorni prima di quel famoso concorso. "Può escludere che esistano? - si domandano ora gli uomini di Salvini - Perché Conte che parla tanto di trasparenza non risponde".

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