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Mario Draghi premier? La confessione di Giancarlo Giorgetti: "Non ci pensa neppure, perché lo ho detto"

Davide Locano
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Un premier in bilico. E non solo per le notizie che arrivano dalla Russia. Il punto è che Giuseppe Conte, nel suo stesso governo, ha molti che gli remano contro. Si pensi per esempio a Matteo Renzi. Ma anche Luigi Di Maio, o quanto meno ampie fette del M5s. L'ipotesi di sostituirlo appena possibile, magari "sfruttando" le rivelazioni in arrivo da Washington, si fa sempre più concreta. Leggi anche: Draghi premier al posto di Conte, il piano di Matteo Renzi Ed in questo contesto, poche ore fa, sono piovute le parole di Giancarlo Giorgetti, riportate in più retroscena e mai smentite. L'ex sottosegretario della Lega, infatti, ha ventilato l'ipotesi di un governo tecnico con Mario Draghi premier magari già in primavera. Insomma tra pochi mesi. Giorgetti ha definito "verosimile il cambio di Conte con Draghi". Eppure, il Corriere della Sera dà conto di una differente interpretazione delle parole di Giorgetti: secondo il retroscena firmato da Francesco Verderami per il quotidiano di Via Solferino, si tratta di un tentativo di destabilizzazione. Insomma, obiettivo primario di Giorgetti sarebbe minare ulteriormente la fragilissima "pax" nel governo, creare ulteriore scompiglio. Il Corsera dà conto di quanto avrebbe poi confidato Giorgetti ad alcuni leghisti: "Draghi non ci pensa nemmeno a finire in quel manicomio. Altra cosa sarebbe il Quirinale...". Insomma, sarebbe Giorgetti il primo a non credere all'ipotesi di Draghi premier in questa legislatura. Destabilizzazione, insomma. Proprio come fece Matteo Renzi prima che fosse varato il Conte-bis, quando sempre al Corsera disse: "La situazione è tale che a Palazzo Chigi servirebbe un drago come Draghi e non un conte con la c minuscola".

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