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Eugenio Scalfari su Mario Draghi: "Le conoscenze grazie a cui vuole arrivare al Quirinale"

Davide Locano
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Il nome di Mario Draghi, ora che ha lasciato la presidenza della Bce, è sulla bocca di tutti. Anche perché Giancarlo Giorgetti lo ha "lanciato" come premier, pur poi confermando che il vero obiettivo del banchiere sia il Quirinale. Insomma, il futuro di Draghi - moglie permettendo - viene passato ai raggi X. E all'analisi prende parte anche Eugenio Scalfari, nel consueto fondo che pubblica la domenica su Repubblica. Commento esplicito fin dal titolo: "La speranza chiamata Draghi". Già, anche il fondatore di Repubblica vede di buon occhio un suo impegno sui palcoscenici più alti della politica nostrana. E anche Scalfari lo vede proiettato verso il Quirinale, dopo Sergio Mattarella. "Potrebbe succedere all'attuale presidente della Repubblica - premette Barbapapà -, il cui mandato scade nel 2022". E Scalfari rivela che "in questi tre anni (quelli che mancano all'elezione del Capo dello Stato, ndr) Draghi potrebbe rafforzare le sue conoscenze politiche e diplomatiche e andrebbe al Quirinale a 75 anni di età. Ho piacere di ricordare a questo proposito la carriera complessa e molto lunga di Carlo Azeglio Ciampi, del quale sono stato amico ancor più intensamente di quanto non accaduto con Draghi". Dunque, Scalfari ripercorre quell'amicizia con Ciampi. In un parallelismo con la carriera di Draghi che, dunque, potrebbe davvero condurlo al Quirinale tra tre anni. Leggi anche: Mario Draghi premier? Non proprio: la confessione di Giancarlo Giorgetti

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