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Sondaggio Pagnoncelli: "La Lega sale al 34 per cento, mentre M5s e Pd calano entrambi al 17 per cento"

Caterina Spinelli
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"Le elezioni in Umbria non sono un test nazionale, si tratta di una popolazione poco numerosa rispetto all'intera Italia" si prodigava a dire Giuseppe Conte pur di non ammettere la batosta. Eppure per la popolazione quella piccola cittadina "alla stregua di Lecce" (per citare nuovamente il premier) è lo specchio del sentimento diffuso in tutto il Paese. Non a caso la candidata di centrodestra, Donatella Tesei, ha staccato Vincenzo Bianconi (candidato indipendente sostenuto dal centrosinistra e dal M5S) di ben venti punti percentuali. Un risultato, questo, che non può passare inosservato neppure per Nando Pagnoncelli: "Le opinioni degli italiani sono più nette riguardo alle prospettive future dell'esecutivo - scrive sulle colonne del Corriere della Sera - infatti il 56 per cento prevede che dopo la sconfitta dell'alleanza Pd-M5S in Umbria, il governo affronterà qualche difficoltà ma non entrerà in crisi, mentre il 17 per cento si aspetta la conclusione dell'esperienza giallo-rossa". Leggi anche: Sondaggio Tecnè, trionfo di Salvini dopo le elezioni in Umbria: la Lega torna sopra il 34% Non solo, le Regionali hanno confermato la Lega primo partito con il 34 per cento, in crescita del +3,5. A seguire i Cinque Stelle che raggiungono, in calo del 2,9 per cento, il 17,9. Stessa sorte tocca agli alleati di governo (il Pd) che ottengono il 17,2 arretrando del 2,3 per cento. Subito dopo c'è Fratelli d'Italia (9,8%) che da fine agosto nei sondaggi ha sorpassato Forza Italia, oggi al 6,2% alla pari di Italia viva che fa segnare un aumento dell'1,4%. "Il governo e le forze della maggioranza - conclude - pagano pegno". Alla faccia di chi minimizzava la sconfitta. 

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