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Alfano a caccia di voti, Casini e Fini possibili alleati

Ignazio Stagno
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Angelino Alfano dopo lo strappo comincia a contare le truppe. Tra Camera e Senato sono circa 50-60 i parlamentari pronti a seguirlo. Ma non bastano. Se Angelino vuole davvero prendere il largo un pugno di onorevoli e di senatori è poca cosa per tentare la scalata a palazzo Chigi. Il problema di Alfano sono i numeri. All'appello Alfano conta circa 304 uomini. Ma non è una cifra adatta per sbancare alle urne. Così ecco che comincia a nascere l'ipotesi di pericolose alleanze per allargare il bacino elettorale. Rischio Casini - Un nome su tutti: Pierferdinando Casini. Il leader dell'Udc da diversi giorni, fiutata l'aria di scissione nel Pdl, sparge petali di rosa per Angelino: "Credo che quella di Alfano sia stata la scelta giusta. Noi saremo fedeli al governo. Il migliore di quelli possibili". Insomma Pierfurby pensa fa già il filo ad Alfano e Angelino potrebbe cedere. Ha bisogni di truppe. Fini alla finestra - Ma all'orizzonte si prepara un altro ritorno horror: quello di Gianfranco Fini. L'ex leader di Fli nelle sue ultime interviste ha lanciato messaggi chiari ad Alfano. Prima come consigliere: "Attento che qui ti scatenano contro il metodo Boffo". Poi come alleato in pectore: "Il centrodestra ha bisogno di nuove leve. Bisogna superare il berlusconismo. Facce nuove per una destra europea. Io non dico che tornerò ma la mia 'casa' è aperta a tutti...". Insomma due big del fallimento sono pronti ad entrare nell'orbita di Alfano. Angelino però con "ospiti sgraditi" rischia di perdere i voti degli elettori di centrodestra. Un problema da non sottovalutare.

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