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Bruno Vespa, la rivelazione: "Chi sono i duri e puri che remano contro Giuseppe Conte e Luigi Di Maio"

Cristina Agostini
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"Da allora cominciarono i guai", scrive Bruno Vespa. Da quando il Movimento 5 stelle ha debuttato "nel mondo profano" dei palazzi e del governo. Perché, continua su Il Giorno il direttore di Porta a porta, "il M5S è come quegli indigeni che quando vengono a contatto con gli occidentali, non avendone gli anticorpi, ne prendono le malattie con conseguenze gravi". Infatti prima l'alleanza con la Lega e poi con il Pd hanno indebolito il partito "mettendolo in serissima crisi". Barbara Lezzi "guida la pattuglia di puri-e-duri che mettono in croce Luigi Di Maio e anche Giuseppe Conte". In questo momento sulla vicenda Ilva. Leggi anche: Conte, tragico sfogo sull'Ilva: "Non so più che fare". Governo nel panico totale: ecco in che mani siamo E, rivela Vespa, "giovedì sera a Porta a porta Conte è rimasto impassibilmente basito quando - dopo aver detto di esser pronto a restituire l'immunità al signor Mittal - ha sentito Di Maio sostenere esattamente l'opposto". Ieri a Taranto, "si è trovato come il procuratore di Giudea al tempo di Cristo: sicuro che la folla tenesse per Gesù, la trovò schierata per Barabba". Ma i puristi sono difficili da "tenere a bada". "Si fanno forti del calo di consensi, ma l'alternativa alla ragionevolezza è un ritorno all'opposizione, il loro vero habitat naturale dove l'ideologia non deve confrontarsi con la realpolitik", conclude Vespa. Ecco perché il Pd ora non può "concedere un millimetro di terreno in più di quello che ha già dato, pena il suicidio assistito". In questo scenario "la caduta del governo" "non sembra circostanza vicina. A meno che la maionese impazzisca".

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