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Gianfranco Rotondi a un passo dall'addio a Forza Italia e Berlusconi: "Non morirà salviniano"

Davide Locano
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Subbuglio in Forza Italia. Le voci circa un possibile esodo verso Matteo Renzi e Italia Viva non sono soltanto voci. Magari non per andare necessariamente col fu rottamatore, ma in molti sono in uscita: l'infuocata riunione di venerdì ad Arcore lo dimostra. E tra chi non si nasconde c'è Gianfranco Rotondi, deputato azzurro, il quale intervistato da Il Tempo conferma che l'ipotesi dell'addio sia sul tappeto. Da giorni, inoltre, indiscrezioni di stampa lo indicano come possibile animatore di nuovi gruppi parlamentari che potrebbero andare in soccorso del governo. "A voler parafrasare una canzone - premette nell'intervista -, Berlusconi rappresenta i migliori anni della nostra vita". Dunque, Rotondi aggiunge: "Oggi, per i berlusconiani è esattamente la stessa cosa: dire Salvini sì-Salvini no. Dire Salvini no - rimarca - non rende meno berlusconiani, anzi, lo si è di più perché gli si toglie il peso di dover garantire un collegio. Io ritengo che il ruolo di Berlusconi come garante di una terza destra sovranista non sia all'altezza dello spazio storico che lui ha avuto". Parole chiare, che però Rotondi spiega ancor più nel dettaglio. E insomma, chi sceglie il "Salvini-no" cosa farà? Andrà "a costruire una nuova Casa delle Libertà, in cui possano dare il loro contributo democristiani ovviamente, ma anche liberali di centrodestra, leghisti cui è ancora cara l'idea del federalismo, oppure quelli che hanno vissuto la grande esperienza di Alleanza Nazionale", conclude Gianfranco Rotondi. Leggi anche: "Renzi è capace di tutto...": Sallusti avverte Berlusconi

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