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Vittorio Feltri a L'aria che tira punta il dito contro i magistrati: "Ex Ilva, neppure una sentenza"

Davide Locano
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Tiene banco la questione dell'Ex Ilva, non potrebbe essere altrimenti. Siamo negli studi de L'aria che tira, su La7, dove la conduttrice Myrta Merlino sottolinea come "il governo italiano si è fatto fregare. La strategia di Arcelor Mittal è molto precisa, stanno disattendo un accordo e un contratto che ha un impatto di 1 punto e mezzo di Pil", rimarca. A quel punto interviene il leghista Massimo Garavaglia, che sottolinea come in caso di nazionalizzazione "per tenere aperto lo stabilimento lo Stato deve metterci 1,5 miliardi all'anno", una grossa cifra. Leggi anche: Vittorio Feltri punta il dito: la banda di comunisti che mi ha disgustato Che fare, dunque? Nazionalizzare oppure no? Vittorio Feltri, ospite in collegamento, ha le idee chiare: "Devo anche ricordare che lo Stato, agli imprenditori, non ha dato buone prove in passato - premette il direttore di Libero -. Quindi non mi fiderei a dare la gestione allo Stato perché sicuramente la fabbrica farebbe una fine ancor peggiore di quella che sta facendo. Segnalo che in giro per l'Europa ci sono ancora molte acciaierie gestite dai Riva, che sanno fare il loro mestiere e che sono stati privati della fabbrica di Taranto senza una sentenza - attacca la magistratura -. Paradossalmente sarebbe meglio richiamare i Riva, che sarebbero in grado di mettere in piedi in modo utile la baracca e naturalmente anche per loro", conclude il direttore.

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