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Conte, mossa disperata sull'Ilva: "In gioco la dignità del Paese. Una sera..."

Marco Rossi
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Giuseppe Conte continua a lanciare appelli all'unità sull'ex Ilva. "Non possiamo perdere la faccia", scrive il Corriere della sera in edicola venerdì 15 novembre, "c'è in gioco la dignità e l' identità del Paese", ha scandito davanti ai suoi ministri. "Non permetteremo che spengano i forni, andremo in tribunale e sarà battaglia durissima", si attrezza al peggio Conte. La prima mossa sarà il ricorso d' urgenza ex articolo 700 e poi, se il colosso franco-indiano non tornerà sui suoi passi, interverrà lo Stato affidando ai commissari la fabbrica di Taranto. Per approfondire leggi anche: Luigi Di Maio e Conte, frase rubata Matteo Renzi dice di non credere che il governo cadrà sull'Ilva. Ma poi a Zapping scandisce l' ennesimo avviso di sfratto a Conte: "In caso di crisi di governo c'è un libro magico, la Costituzione". Altrettanto inquieto, scrive Monica Guerzoni, si mostra Luigi Di Maio. Nel tentativo di riconquistare la leadership e impedire ai vertici del M5S di commissariarlo, il ministro degli Esteri attacca i giornali per aver rivelato le divisioni interne e avverte i naviganti in tempesta: "Nel Movimento si lavora per cambiare il Paese. Chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito". Il presidente così ha deciso di invitare i ministri a cena fuori. 

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