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Mes, Roberto Gualtieri e i dubbi nel M5s: "C'è la sua firma sul salva-Stati e pure sul Bail-in"

Giulio Bucchi
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Il Mes continua a spaccare il governo e nel cuore del M5s gira un sospetto su Roberto Gualtieri, il ministro dell'Economia che a differenza del premier Giuseppe Conte ha blindato espressamente il Meccanismo europeo salva-Stati. Il 12 e 13 dicembre, scrive Gianluigi Paragone, senatore grillino "dissidente", sul Tempo, quella riforma "va in votazione vorrei capire con quale spirito Giuseppi va alla riunione: per bloccarla o per votarla? Pare per bloccarla, ma vorrei sentirglielo dire in parlamento". Leggi anche: "Salvini accusa Conte di tradimento. Ma perché Di Maio...". Damilano, la domandina che fa a pezzi il governo Il guaio, prosegue, è che Gualtieri, del Pd, a differenza del suo predecessore in via XX Settembre Giovanni Tria, semplice "notaio", "è uno degli scrivani del primo Mes, del secondo e persino del Bail-In. Quindi la risposta che l'altro giorno ha rilasciato alla Gruber mi puzza: le polemiche sul Mes non sono una tempesta in un bicchier d'acqua, ma la sopravvivenza del senso politico per uno Stato". "Che tra l'altro - conclude Paragone, numeri alla mano -, al Mes ha già dato 14 miliardi e si è impegnato a versarne 125".

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