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Giuseppe Conte verso la fine: "Qua non superiamo gennaio". Le terribili voci dalla cena post-Rousseau

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Caterina Spinelli
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A nulla sono servite le rassicurazioni di Giuseppe Conte durante la cena riparatoria, il verdetto di Rousseau è piombato sul governo generando non pochi danni. Il sì alle liste autonome M5s per le regionali ha messo in difficoltà il Pd che ora vede sempre più lontana la vittoria in Emilia-Romagna. E c'è già - secondo Il Corriere - chi paventa la fine: "Se tra i 5 Stelle scoppia la guerra intestina sarà il caos e il governo non reggerà", prevede un dem. Leggi anche: Salvini, porte aperte ai grillini. Per Di Maio il disastri finale: via alla campagna acquisti Nel ristorante dove la maggioranza si incontra post-voto la tensione si taglia con il coltello. Gli scongiuri a tavola non mancano: "Al 26 gennaio ci arriviamo, dopo chissà", è la formula utilizzata da più di un ministro, mentre al Nazareno si ragiona già sull'addio ai Cinque Stelle non appena chiusa la legge di Bilancio. Non sono molto più positivi i grillini che devono fare i conti con le liti interne. Qui hanno problemi ben più maggiori: il loro capo politico è messo alla gogna e bisogna trovare un sostituto in fretta magari più efficiente prima di finire calpestati da tutti, Pd compreso.

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