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Romano Prodi, Debora Serracchiani e gli altri: il Pd come Grillo, chi tifa per svendere l'Italia alla Cina

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Cristina Agostini
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Beppe Grillo è solo l'ultimo degli amici italiani della Cina, all'ambasciata cinese è stato due volte adesso ma anche nel 2013 il fondatore del Movimento 5 stelle era andato con Gianroberto Casaleggio in visita dall'allora ambasciatore cinese Ding Wei. E il Pd non è stato da meno. Recentemente, ricorda il Giornale, molti nel governo si sono distinti per i loro rapporti con la Cina. Il ministro grillino Lorenzo Fioramonti è a Pechino per inaugurare la settimana Cina-Italia della Scienza della Tecnologia e dell'Innovazione 2019 con il suo omologo locale Wang Zhigang. E pace per gli studenti di Hong Kong che si battono per la democrazia in piazza. Luigi Di Maio, da parte sua, a marzo ha sottoscritto il controverso memorandum Italia-Cina sulla nuova Via della Seta ed è tornato a Shangai da titolare della Farnesina il 4 novembre per la seconda edizione del China International Import Expo.  Leggi anche: Così Beppe Grillo ha svenduto Italia e M5s ai cinesi. Retroscena: tutta la verità sul vertice in ambasciata Fondamentale la figura dell'ambasciatore Ettore Sequi, ora capo di gabinetto di Di Maio alla Farnesina. E prima ancora con Federica Mogherini e il suo successore Paolo Gentiloni. E veniamo al Pd. Debora Serracchiani, nel dicembre 2017 diceva: "Le tappe della visita () hanno avuto al centro il tema dell'intera piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia () anche in relazione agli importanti impegni che i nostri due governi (Italia e Cina, ndr) hanno raggiunto sul progetto della nuova Via della Seta". E a Romano Prodi a marzo dichiara sul memorandum Italia-Cina: "Mi sembra che l'Italia debba svegliarsi e prendere la parte dei traffici verso Est. E non parlo solo di Cina". 

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