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Stefano Bonaccini, gioco sporchissimo contro la Borgonzoni: occhio ai manifesti, svolta leghista

Giulio Bucchi
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Non si vergogna solo del Pd. Il governatore uscente Stefano Bonaccini per assicurarsi la vittoria alle prossime regionali in Emilia Romagna del prossimo 26 gennaio sta facendo di tutto per sembrare un leghista. Dopo la battaglia per l'autonomia, unico esponente di sinistra a battersi insieme ai governatori del Nord Luca Zaia, Attilio Fontana e Giovanni Toti, tutti di centrodestra, l'uomo forte dei dem nell'ultima roccaforte rossa rimasta ha anche deciso di puntare tutto sul verde, classico colore leghista. Una scelta clamorosa: nei manifesti in strada, nei "meme" sui social e nei flyer elettorali addio a rosso e arancione, tradizionali tinte sinistre, e largo al tono "dell'ambiente", si è difeso lui.  Leggi anche: Borgonzoni, rivoluzione fiscale. Il jolly per sbancare in Emilia La svolta green però non convince del tutto: sembrerebbe un modo piuttosto subdolo e rapido per confondere gli elettori, visto che l'avversaria sarà proprio una leghista, Lucia Borgonzoni, data dai sondaggi testa a testa con il governatore uscente. Secondo il Corriere della Sera, allo stesso modo, potrebbe anche rappresentare "una mano tesa ai 5 Stelle", tentati da votare per gli ex alleati di governo.

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