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Giuseppe Conte e Luigi Di Maio esclusi dal vertice sulla Libia

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A margine del summit londinese della Nato, si è tenuto un incontro tra i capi di Stato e di governo di Francia, Germania, Gran Bretagna e Turchia sul dossier Libia. Abbastanza inspiegabile l'assenza del Paese più interessato, e allo stesso tempo più colpito dalle ondate migratorie che da lì partono, ad una stabilizzazione della Libia. Si parla chiaramente dell'Italia e del suo primo ministro Giuseppe Conte, il quale non ha inviato nessuno a rappresentarci. Avrebbe potuto partecipare il nostro ministro degli Esteri, ma Luigi Di Maio è sempre più lontano dalle questioni internazionali, anche da quelle- come il caos libico- che ci riguardano più da vicino. Per approfondire leggi anche: Luigi Di Maio. disastro alla Farnesina. "Di cosa si occupa quando va all'Estero". Una slavina politica Al termine della riunione, i quattro capi di stato avrebbero firmato una dichiarazione comune: "I nostri Paesi appoggiano il lavoro dell'inviato del segretario generale Onu, Ghassan Salamè, perché venga favorito un processo politico fra i libici, facilitato dall'Onu". Conte dovrebbe parlare di Libia nel bilaterale con Donald Trump, che però oltre a promettere al premier una vuota "cabina di regia" nel Mediterraneo non ha fatto alcunché di concreto; anzi sta mostrando un atteggiamento ondivago sui reiterati attacchi di Haftar. Un'Italia inoperosa, che assiste impassibile all'avanzata di Haftar verso Tripoli e al deterioramento del governo Al-Sarraj riconosciuto dall'Onu, e da noi stessi finanziato.

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