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Autonomia: medici del Sud contro sanità differenziata

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AdnKronos
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Palermo, 4 dic. (Adnkronos) - Arriva dagli Omceo siciliani, della Sardegna e della Calabria, un 'no' corale "ad una sanità differenziata". "Autonomia di spesa, prestazioni e formazione medica metteranno la parola fine al diritto di salute per tutti" afferma il presidente dei medici siciliani Toti Amato a cui fa eco la presidente dell'Ordine di Ragusa Rosa Giaquinta: "la politica ha il dovere etico di tenere unita la sanità perché frammentare il sistema significa far venire meno la coesione sociale. La salute è il primo fattore che unisce le persone e la sanità rappresenta una rete sociale capace di accogliere tutti". "Oggi la sanità vede da un parte un cittadino sempre più esigente, dall'altro risorse sempre più limitate. Non abbiamo bisogno di autonomia - ha detto il presidente dell'Omceo di Enna Renato Mancuso - è il sistema che deve essere efficientato, ma dallo Stato. A partire dalla carenza di medici che lavorano male e non riescono più a stabilire una vera allenza con il paziente. Bisogna ricostruire guardando al passato". Per il presidente dell'Ordine di Cosenza Eugenio Corcioni "l'autonomia non è il sistema per risolvere i problemi. Bisogna rimboccarsi invece le maniche seriamente, cominciando a rimettere a posto le cose che non vanno, già a legislazione vigente".

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