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Giuseppe Conte, operazione "san Gennaio": le quattro date in cui il governo rischia la caduta

Caterina Spinelli
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Il governo giallo-rosso non può ancora dormire sonni tranquilli. A decretare la tenuta o meno del governo saranno quattro date. Date che in soli quindici giorni potrebbero far venire giù tutto. Il Fatto Quotidiano la definisce "Operazione san Gennaio" quella che inizierà il 12 gennaio, ultimo giorno utile per chi tra i 64 senatori che ha sottoscritto la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari, ha cambiato idea. Se tutto dovesse andare liscio - come sperano nel centrodestra - si passerà al 15 gennaio, giorno in cui verrà vagliata dalla Corte costituzionale la proposta della Lega sull'abolizione della quota proporzionale del Rosatellum.  Leggi anche: Matteo Salvini al congresso della Lega, durissimo attacco ai pm: "Rischio dittatura, arrestateci tutti" Ma il calendario di Pd e M5s segna altri due momenti cruciali: il 20 gennaio, quando la Giunta del Senato dovrà pronunciarsi sul processo nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti e quello più pericoloso per l'alleanza giallo-rossa, il voto in Emilia-Romagna, il 26 gennaio prossimo. Eppure, oltre a queste date c'è un ulteriore problema, "lo sgretolamento dei 5 Stelle" spiega al Fatto Pier Ferdinando Casini. Una situazione in grado da sola di "mettere a rischio l'intera maggioranza". 

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