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Matteo Salvini, affondo contro M5s e Luigi Di Maio: "Spalancano le porte alla dittatura cinese"

Gabriele Galluccio
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"Troppe cose non tornano nei rapporti tra Movimento 5 Stelle e Cina". Matteo Salvini vuole vederci chiaro per evitare che l'Italia venga messa ancora di più in pericolo da quello che lui definisce il governo "sbarchi, tasse e manette". In particolare il leader della Lega punta il dito sul fatto che Beppe Grillo "entra ed esce dall'ambasciata cinese più e più volte, spero che nessuno abbia spostato la collocazione internazionale italiana da quella atlantica e filo americana a quella filo cinese". Leggi anche: Da Mentana il regalo a Salvini Per Salvini esiste il pericolo concreto che i 5 Stelle spalanchino le porte alla grande potenza orientale: "Mettete insieme un miliardo e mezzo di cinesi, che non sono una democrazia ma una dittatura, con altri miliardi di estremisti e fanatici islamici e la frittata è fatta". Il leader leghista non ci sta a lasciare alle future generazioni un mondo che metta insieme "un po' di islamici, un po' di sinistra e un po' di dittatura. Voglio la libertà".

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