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Renato Brunetta e il sospetto sulle dimissioni di Fioramonti: "Preannunciano una crisi a gennaio, ho le prove"

Caterina Spinelli
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L'addio di Lorenzo Fioramonti potrebbe dare inizio a una vera e propria crisi. Lo pensa anche Renato Brunetta che nella giornata del 26 dicembre ha notato un andamento alquanto particolare dei mercati: "A Santo Stefano il rendimento sul BTP decennale è salito fino a quota 1,54 per cento, ai massimi dal livello toccato lo scorso Ferragosto, in piena crisi di governo, quando il leader della Lega Matteo Salvini aveva da poco dichiarato aperto lo scontro con il premier Giuseppe Conte dal Papeete Beach". Leggi anche: Lorenzo Fioramonti avvelenato dopo le dimissioni: "Mi stupisco del M5s. A chi ho dato i soldi del Movimento" Anche questa volta per il deputato nonché responsabile economico di Forza Italia - i trader hanno venduto i nostri titoli di Stato per un motivo identico: "Gli investitori, infatti, dopo le dimissioni del ministro dell'Istruzione hanno cominciato a scontare una probabile crisi del governo giallorosso il prossimo gennaio, che potrebbe avere luogo subito dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna, nel caso in cui la coalizione di centrosinistra dovesse perdere". Stante l'attuale clima politico "di continua tensione nella maggioranza e i sondaggi relativi alle elezioni in Emilia Romagna - chiosa Brunetta - c'è da scommettere che i rendimenti non caleranno fino alla fine del prossimo gennaio. Nella speranza che, perlomeno, non aumentino ulteriormente". 

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