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Vittorio Feltri dice la sua sull'addio del ministro del'Istruzione Fioramonti: "Chi se ne va fa solo bene"

Marco Rossi
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Il ministro dell' Istruzione Fioramonti, del Movimento 5 Stelle, si è dimesso perché non gli hanno dato i soldi per realizzare i propri progetti. Che erano ambiziosi ma non tutti sbagliati. Rispettiamo le sue decisioni e, se ci permettete, ammiriamo lui che le ha prese senza tirarla troppo per le lunghe. Non mi date la possibilità di portare a termine i miei programmi? Grazie lo stesso, me ne vado. Finalmente un grillino che rinuncia alla poltrona però non alla dignità di uomo chiamato a far qualcosa di più che stare seduto su uno scranno comodo. In Italia la scuola e l' università non sono pessime come si dice, sfornano ragazzi bravi e pronti a entrare con profitto nel mondo del lavoro. Ma devono comunque migliorare e abbisognano di finanziamenti allo scopo di non perdere posizioni importanti sul piano internazionale. Le idee di Fioramonti forse non sono e non erano all' altezza delle autentiche necessità? Egli aveva comunque dimostrato buona volontà nell' intento di non perdere terreno rispetto ai risultati ottenuti nel campo della educazione da altri Paesi europei. E questo gli fa onore. Il fatto che non aver ricevuto capitali sufficienti a raggiungere i propri scopi, l' abbia spinto a uscire dal governo e tornare a essere un soldato semplice, mi ha rincuorato. Segno che non tutti i grillini sono tanto meschini da pensare più alla posizione personale che non agli interessi del popolo. Cosicché siamo pronti a elogiarlo e ad augurargli miglior fortuna magari al comando di un altro dicastero. Noi non abbiamo pregiudizi, tuttavia ci piace esprimere giudizi ponderati. Quello che diamo di Fioramonti è positivo. È la prima volta che un politico ci stupisce poiché coerente con le proprie idee, fossero anche sbagliate di Vittorio Feltri

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