L'espulsione di Gianluigi Paragone ha l'effetto di un nuovo scossone all'interno del Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio ha fortemente voluto la cacciata del giornalista che ha votato contro la legge di bilancio, ma Alessandro Di Battista si è schierato apertamente contro il capo politico in questo caso specifico. "Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui". Per approfondire leggi anche: "Altri due big pronti ad uscire", la bomba di Becchi sul M5s Un attestato di stima molto importante, che evidenzia la distanza tra Di Battista ed i vertici del Movimento: "Vi esorto a leggere quel che dice - continua - ed a trovare le differenze con quello che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%". Paragone ha ringraziato per le belle parole spese in sua difesa: "Lui rappresenta quell'idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma - conclude Paragone - lo difendo perché con quel programma sono stato eletto".