Migranti: Tribunale ministri, 'Capitaneria chiese a Viminale sbarco Open Arms a Lampedusa'
Palermo, 4 gen. (Adnkronos) - Il 14 agosto del 2019 l'ammiraglio Ispettore Nunzio Morello, del Comando generale delle Capitanerie di porto, dopo una interlocuzione con il Viminale, chiese al capo di gabinetto dell'allora ministro Matteo Salvini, Matteo Piantedosi, di fare sbarcare i 164 migranti a bordo della nave Open Arms a Lampedusa. Lo scrive il Tribunale dei ministri di Palermo nella richiesta di autorizzazione a procedere per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per non avere fatto sbarcare i migranti, di cui è in possesso l'Adnkronos. La decisione fu poi presa dalla Procura di Agrigento che iscrisse l'ex ministro nel registro degli indagati. "Deve poi menzionarsi, per la sua notevole rilevanza, l'interlocuzione telefonica intercorsa il 14.8.2019 tra il Capo di Gabinetto, Prefetto Matteo Pianteodsi e l'Ammiraglio Ispettore Nunzio Martello, Capo del I° Reparto “Personale” del Comando Generale delle Capitanerie di Porto che, in assenza del C.A. Liardo, lo aveva sostituito quel giorno nelle funzioni di capo del III° Reparto e, in quella veste, aveva curato i rapporti con il Gabinetto del Ministro dell'Interno". "In particolare, premesso di aver autorizzato la notte del 14 agosto, in considerazione delle condizioni meteorologiche avverse, il ridosso a Lampedusa dell'imbarcazione Open Arms, essendo invece rimaste inesitate le richieste di POS reiteratamente avanzate dal comandante, l'Ammiraglio ha riferito di aver avuto nell'occasione contatti diretti con il Capo di Gabinetto del Ministro, al quale aveva comunicato “che l'unico ridosso possibile, considerate le avverse condizioni meteo-marine, sarebbe stato Lampedusa”, aggiungendo come a suo avviso fosse “necessario assegnare un POS alla nave, suggerendo Lampedusa”", scrivono le tre giudici della richiesta.