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Vittorio Feltri su Gregoretti e Open Arms: "Usano carte stracce per disarmare Salvini, rimarranno in mutande"

Caterina Spinelli
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Ieri i giornali hanno pubblicato le carte in base alle quali si intende condannare e magari arrestare Matteo Salvini per la storia delle navi bloccate davanti ai porti italiani. Carte stracce eppure sufficienti per perseguitare in modo vergognoso il capo della Lega. Gli avversari del quale, non essendo in grado di sconfiggerlo sul piano politico, non sanno più cosa inventarsi per incastrarlo. È penoso constatare che per eliminare un concorrente forte, inarrestabile nella conquista dei consensi, si ricorra all'arma sputtanata della giustizia. Questo stesso metodo meschino fu usato anni orsono per disarmare Silvio Berlusconi, addirittura mandato ai servizi sociali perché considerato responsabile di reati fiscali commessi nelle sue aziende quando lui, in realtà, non aveva più un ruolo nella società, essendosi dedicato alle istituzioni. Leggi anche: Vittorio Feltri sul Coronavirus: "Siamo specialisti nella montatura di polemiche" Non mi stupirei che il Capitano venisse messo all'angolo dalla magistratura con la collaborazione sporca del Parlamento, senatori, deputati e giustizieri della notte e del giorno. In tale maniera sarebbe danneggiato personalmente l'uomo che al momento dirige la prima forza politica del Paese. I suoi nemici sono talmente deboli nella raccolta dei suffragi da grattare il fondo del barile giudiziario allo scopo di annientare il mentore leghista. Siamo di fronte a una porcheria che, se si realizzasse sfociando in una pena per Salvini, provocherebbe un tale frastuono da porre in cattiva luce coloro che l' hanno promossa. I sostenitori di Alberto da Giussano si rivolterebbero contro gli apparati favorendo una ulteriore e inarrestabile crescita elettorale del Carroccio. La persecuzione in atto contro il Capitano si trasformerebbe in un' arma a doppio taglio che danneggerebbe la sinistra e il M5S, peraltro già ridotti ai minimi termini. O la smettono di attaccare sconsideratamente il Gran Lombardo o i partiti della maggioranza più scalcinata della storia repubblicana si ritroveranno con un pugno di mosche e in mutande, ammesso che ce le abbiano. di Vittorio Feltri

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