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Teresa Bellanova e Bonetti disertano il Cdm sul lodo Conte-bis, verso la crisi. Il Pd: "Come Bertinotti"

Davide Locano
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La possibilità che si arrivi a una crisi di governo si fa sempre più concreta. L'ultimo, pesantissimo, indizio arriva da un'indiscrezione rilanciata nella prima mattina di giovedì 13 febbraio: i ministri di Italia Viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, non dovrebbero prendere parte al Consiglio dei ministri che si terrà in serata. Indiscrezione rilanciata da fonti del partito di Matteo Renzi. La Bellanova, in queste ore, è impegnata a Mosca, ma la sua presenza in CdM era prevista. La sua assenza e quella della Bonetti, di fatto, è un modo per ribadire la distanza delle truppe renziane sul lodo "Conte bis", all'ordine del giorno proprio nel CdM di questa sera, insieme alla riforma del processo penale, un testo che "Italia Viva si riserva di valutare". Leggi anche: "Matteo Renzi è capace di tutto", il terrore di Nicola Zingaretti Lo scontro tra Iv e Pd, insomma, sale ulteriormente di livello, si radicalizza. Immediata, è fioccata la durissima replica di Enrico Borghi, presidente democratico alla Camera, il quale su Twitter ha cinguettato: "L'atteggiamento di Italia viva va assumendo le caratteristiche di un mix tra mastellismo e bertinottismo: negoziare allo stremo in una logica di forche caudine da un lato, giocare al più uno per non chiudere mai un accordo dall'altro. Agli originali non andò molto bene. Meglio pensarci". E gli stracci continuano a volare.

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