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Valentina Cuppi, la sconosciuta sindaca amica delle Sardine diventa presidente del Pd

Cristina Agostini
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È giovane (37 anni), è donna, è una sindaca (eletta a capo di un'alleanza civica), e per di più è la sindaca di Marzabotto, il Comune del Bolognese teatro di una tristemente nota strage di civili per mano dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Insomma Valentina Cuppi ha le caratteristiche giuste per diventare, anche se a sorpresa, la prossima presidente del Pd (l'attuale presidente Paolo Gentiloni deve essere sostituito dopo essere stato nominato commissario europeo). Lo diventerà nel corso dell' assemblea nazionale del partito in programma sabato, visto che il suo nome sarà proposto da Nicola Zingaretti. «Credo che Valentina possa rappresentare al meglio il percorso di apertura che stiamo costruendo insieme a tutta la nostra meravigliosa comunità democratica», ha detto ieri il segretario dem. «Valentina è una sindaca e questo rappresenta un ulteriore passo in avanti nella direzione auspicata di un coinvolgimento maggiore degli amministratori democratici nella vita del partito, di tutti i sindaci che ogni giorno si misurano con la vita reale dei cittadini e che saranno protagonisti del nuovo Pd che vogliamo costruire», ha aggiunto Zingaretti, che non ha mancato di sottolineare la valenza simbolica del Comune amministrato dalla Cuppi: «A partire da Marzabotto, città simbolo del sacrificio di tanti uomini e tante donne vittime dei crimini nazifascisti contro l' umanità, combatteremo l' odio con una battaglia culturale ed una mobilitazione che coinvolgerà tutti gli italiani». La Cuppi sarebbe affiancata dalle vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani e «per la prima volta al vertice del partito ci saranno tre donne». Studi filosofici, sposata con un figlio, la Cuppi, prima di vincere le elezioni comunali dell' anno scorso, è stata consigliere comunale con delega alla Pace e alla Memoria, quindi vicesindaca e assessore a Cultura e Turismo. Recentemente è stata toccata dalle polemiche per il coro "Bella ciao" intonato su un carro di carnevale a Marzabotto, iniziativa che non era piaciuta né al centrodestra né all' Anpi e che lei aveva preferito non commentare. Ar. Mo.

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