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Coronavirus, Matteo Salvini telefona a Giuseppe Conte: "Ti ho scritto una lettera, ecco le mie proposte"

Cristina Agostini
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Matteo Salvini ha telefonato al premier Giuseppe Conte per annunciargli la lettera con le proposte della Lega sull'emergenza Coronavirus: "Proposte per tutelare famiglie, lavoratori, imprese, commercianti, artigiani e partite Iva, proposte che nascono anche da giorni di ascolto delle categorie produttive di tutta Italia, che contiamo possano essere utili e vengano valutate senza alcun pregiudizio", scrive in un post pubblicato sui suoi profili social. Il titolo della lettera è: "Oggetto: provvedimenti urgenti per il sostegno economico di attività di imprese e famiglie a seguito dell'emergenza Coronavirus", il testo inizia con la formula vocativa confidenziale "caro presidente", lontana dai toni degli ultimi mesi. Durante la missiva, Salvini usa il "tu". "In allegato trasmetto alla tua attenzione e a tutto il governo per tuo tramite una serie di richieste di interventi urgenti in campo socio-economico, da attuare per fronteggiare le ricadute negative sul ciclo produttivo del Paese con particolare riferimento alle zone maggiormente colpite dall'emergenza", scrive. Leggi anche: Le clamorose conseguenze politiche del Coronavirus. Slittano le urne? Una maledizione: chi ci rimetterà E ancora: "Ti premetto che ritengo assolutamente prioritario che il governo italiano ottenga un incontro con la presidente della Commissione Europea e con i Commissari con deleghe economiche per chiedere che tutti i provvedimenti adottati dal Parlamento per fronteggiare l'emergenza del Coronavirus siano esclusi dai vincoli di bilancio comunitario". Poi suggerisce "un periodo di free tax zone per tutte le aree maggiormente interessate dalle ricadute economiche negative che non sono esclusivamente le zone rosse: tale provvedimento servirà per agevolare la ripresa economica al termine dell'emergenza", "provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema turistico nazionale e delle attività culturali (teatri, cinema, musei) fortemente compromessi dalle notizie allarmanti che circolano non solo a livello nazionale ma anche internazionale sul pericolo di contagio in Italia".

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