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Sergio Mattarella, Augusto Minzolini: "L'incontro con Salvini? La sfinge del Quirinale è rimasta muta"

Davide Locano
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La notizia politica di ieri, giovedì 27 febbraio, è l'apertura da parte di Matteo Salvini al governissimo, a un esecutivo di unità nazionale per gestire l'emergenza-coronavirus. Ma senza Giuseppe Conte. Una proposta che il leader della Lega ha portato direttamente al Quirinale, dove è stato ricevuto da Sergio Mattarella, il quale avrebbe fatto trapelare (successivamente all'incontro) la sua contrarietà al suddetto governissimo. Ma a fornirci qualche informazione in più circa la reazione "in tempo reale" dell'inquilino del Quirinale alle parole di Salvini, ci pensa Augusto Minzolini, in un retroscena su Il Giornale. "E per essere ancora più solenne (nel proporre il governissimo, ndr) il leader leghista è, addirittura, salito al Colle: è tornato a parlare con Mattarella dopo sei mesi di silenzio e il capo dello Stato in un battibaleno lo ha ricevuto". E poi? "La sfinge del Quirinale, com'è tradizione, è rimasta muta - rivela un graffiante Minzolini -, ma è consapevole, per i contatti che ha con il governatore di Bankitalia, Visco, il commissario Ue, Gentiloni, e Mario Draghi, che la situazione per il Paese è estremamente difficile", conclude Minzolini. Leggi anche: "Vi mancavano i pm?": Maria Giovanna Maglie contro Conte

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