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Come sarebbe il Parlamento senza il Porcellum

Enrico Letta

Lucia Esposito
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Dopo la sentenza della Consulta ci si chiede come sarebbe stato il Parlamento senza l alegge elettorale che è stata bocciata dai giudici. La geografia politica sarebbe stata molto diversa. Il Fatto Quotidiano ha ridisegnato i banchi del Parlamento ed ecco cosa è venuto fuori: il Pd avrebbe quasi dimezzato i seggi e sarebbe costretto alle larghe intese per i prossimi venti anni. Il Movimento Cinque Stelle, avrebbe avuto una rappresentazione maggiore. I numeri -  Il Pd, eliminando il premio di maggioranza alla Camera e quelli regionali al Senato sarebbe ancora il primo partito con 177 seggi a Montecitorio (contro gli attuali 297) e 94 in Senato (contro gli attuali 110). Grillo però avrebbe portato a casa 170 deputati (contro gli attuali 109)  e 85 senatori (attualmente ne ha 54). La legge Porcellum ha sempre garantito una "rendita di posizione" al partito vincitore di turno. Il Pdl ha ottenuto alla Camera solo 98 seggi. Senza il premio di maggioranza del Porcellum ne avrebbe avuti 135.  Al Senato dove invece il premio si calcola su base regionale sarebbe stato penalizzato: solo 77 seggi contro gli attualii 98.  Svantaggi dal Procellum anche per Scelta Civica e la Lega Nord. Al Senato i Padani hanno 17 seggi ma senza il Porcellum ne avrebbero avuti 13. Alla Camera però i 18 deputati sarebbero diventati 29. Per Quanto riguarda Scelta Civica i 19 senatori sarebbero diventati 29 mentre alla Camera contro gli attuali 39 deputati, ne avrebbe avuti 57. 

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